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lunedì 27 aprile 2009

Risorse bibliografiche: PubMed.

La mia "ricerca" su PubMed ha riguardato la vitiligo, in italiano vitiligine, una malattia o meglio un disturbo dalla quale sono affetto, come mio nonno nella mia famiglia.
Questo mi ha fatto ipotizzare già da qualche anno che possa trattarsi di una malattia genetica o trasmissibile comunque da genitori a figli e a nipoti.
La mia ricerca era infatti improntata sia sulla ricerca delle cause che scaturicono la malattia, sia su una eventuale dieta alimentare utile per limitarne i danni (se non curata, il corpo della persona affetta tende a perdere tutti melanociti e la pelle risulta completamente bianca, quasi fosse albino, con gravi danni con l'esposizione al sole). La ricerca non è stata molto soddisfacente, anche perchè gli studi su tale malattia sono di recente inizio e quindi, beh, darò tempo al tempo.
Intanto PubMed è su delicious, in attesa di consultazioni future.

giovedì 16 aprile 2009

Social Networks

Grazie a questo sondaggio, ho detto che non conosco granchè in questo campo. Al massimo riesco a fare l'essenziale con Messenger ( stefanopiera@hotmail.it ) ma per il resto sono davvero a terra.
Motivazione? Beh, probabilmente perchè vivo un pò nel passato, in quanto preferisco avere un rapporto diretto con la persona piuttosto che limitarmi a scrivere qualcosa. Anche una telefonata, una semplice telefonata è molto più appagante e soddisfaciente.
Mi sto comunque sforzando ad aprirmi a nuove idee, a nuovi orizzonti, perchè l'ottuso non è mai cresciuto più di tanto e soprattutto perchè, finchè siamo nel mondo, dobbiamo imparare a starci il meglio possibile.

Commento su: Coltivare Le Connessioni.

Nell'articolo ho riscontrato cose, dal mio punto di vista, assolutamente corrette. L'uomo è un animale razionale e sociale, per cui deve imparare a trovare nuove vie di comunicazione. Una l'ha trovata, è Internet, una vasta rete ricca di novità. E ciò che è ricco di novità è rivoluzionario, ma purtroppo il rivoluzionario spaventa lo status quo delle cose.
Apertura e condivisione non sono parole di poco conto, bensì termini che fanno pensare ad un profondo cambiamento nella vita di ognuno, finora condotta seguendo uno schema rigido che poco apprezzava rimodellamenti anche se leggeri, insignificanti per poter aspirare a qualcosa di più grande, di rivoluzionario, appunto.
Non credo però che Internet sia un mezzo di sostituzione alla scolarizzazione, bensì un mezzo da affiancare a questa per rafforzare conoscenze e potenzialità di ognuno. Una cosa è sicura: la scuola così come la si intende noi è piena di difetti e va migliorata, ma qualcosa del genere serve oggi e servirà un giorno, per mantenere qualcosa senza la quale (parlo per me) non ci sarebbe più un ordine: le istituzioni.

mercoledì 1 aprile 2009