Nell'articolo ho riscontrato cose, dal mio punto di vista, assolutamente corrette. L'uomo è un animale razionale e sociale, per cui deve imparare a trovare nuove vie di comunicazione. Una l'ha trovata, è Internet, una vasta rete ricca di novità. E ciò che è ricco di novità è rivoluzionario, ma purtroppo il rivoluzionario spaventa lo status quo delle cose.
Apertura e condivisione non sono parole di poco conto, bensì termini che fanno pensare ad un profondo cambiamento nella vita di ognuno, finora condotta seguendo uno schema rigido che poco apprezzava rimodellamenti anche se leggeri, insignificanti per poter aspirare a qualcosa di più grande, di rivoluzionario, appunto.
Non credo però che Internet sia un mezzo di sostituzione alla scolarizzazione, bensì un mezzo da affiancare a questa per rafforzare conoscenze e potenzialità di ognuno. Una cosa è sicura: la scuola così come la si intende noi è piena di difetti e va migliorata, ma qualcosa del genere serve oggi e servirà un giorno, per mantenere qualcosa senza la quale (parlo per me) non ci sarebbe più un ordine: le istituzioni.
giovedì 16 aprile 2009
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